Tour de France 2023, Wout Van Aert: “Mi sono toccato con Philipsen e poi con gli spettatori, ma mi fido della giuria”
Wout Van Aert non fa polemiche dopo il traguardo della terza tappa del Tour de France 2023. Pur ovviamente deluso dell’esito della volata che gli ha consegnato un deludente quinto posto, ennesimo piazzamento di questo inizio di Grande Boucle dal quale si aspettava moltissimo e che sinora lo vede sempre battuto, l’eclettico corridore della Jumbo – Visma sembra comunque più sereno rispetto al giorno precedente, spiegando di non avere neanche intenzione di fare ricorso su quanto successo visto che la giuria si è già espressa dopo aver guardato le immagini. Fortemente motivato per cercare quella vittoria che sinora continua a sfuggirgli, il classe 1994 sa di avere altre occasioni importanti in questi giorni e non vuole sprecare energie mentali a guardarsi dietro.
“Mi sono toccato con Philipsen sulla sinistra e sono così entrato in contatto anche con il pubblico dall’altro lato – spiegava ieri ai giornalisti che lo attendevano fuori dal bus – A quel punto ho perso tutto il mio slancio ed è per questo che mi sono fermato di colpo. Non ho assolutamente nulla da guadagnarci nel fare ricorso, perché poi al traguardo c’erano altri corridori davanti a me. E poi, suppongo che i commissari abbiano guardato bene le immagini. Mi fido di loro”.
Frustrato, il vincitore della Maglia Verde 2022, traguardo che quest’anno non figura tra i suoi obiettivi viste le numerose energie che richiede, guarda dunque avanti puntando a sbloccarsi nei prossimi giorni, visto che quasi ogni giorno potrebbe avere la possibilità di lasciare il segno, a seconda di come si evolverà la corsa. “Quali tappe ho cerchiato in rosso? Tutte!”, aggiunge così con il tono di chi scherza, ma solo fino ad un certo punto.
Il fenomeno di Herentals ritorna anche sulle polemiche che hanno seguito il traguardo della seconda tappa: “Naturalmente ne abbiamo parlato con la squadra. Vogliamo sempre vincere e quando le cose non vanno bene, cerchiamo di capire come migliorare. Ripensandoci, mi sono detto che se Jonas avesse dato il cambio a Pogacar sulla salita dello Jaizkibel, non avrei avuto comunque la possibilità di vincere. Visto il risultato, forse avrebbe potuto fare di più, ma questo fa parte del passato. Inoltre, mi è sembrato eccessivamente criticato. Domenica sera ero arrabbiato soprattutto con me stesso”.
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